Un crime violento con scarse ambizioni da action e uno script talmente noioso che speri solo che smettano di parlare al più presto: una pretesa discesa nei gironi infernali che risulta in un susseguirsi di patetici siparietti creati ad hoc per un insopportabilmente piagnucoloso Cage. Salvabilino è il plot twist, banale ma per lo meno inaspettato…non fosse per la morale forzata che rende tremendamente fastidioso l’aver perso tempo a guardarlo.
Con una Tokarev-TT33 puntata alla tempia salverei la regia, in realtà anche troppo affettata per il prodotto, ma giusto perché il ragazzo è giovane e potrebbe regalare qualcosa di meglio in futuro.
Tutto sommato piuttosto penoso.
Merita una menzione Danny Glover che negli ultimi vent’anni non è mai uscito dallo stereotipo dello sbirro saggio, ma resta sempre gustoso da vedere.