“You can’t kill me, I’m having a dinner party.”
Il film che non ti aspetti, dico davvero.
Inizia crime, scivola nello psycho/survival, variega con un dash di balck commedy e poi va a concludersi come un heist movie da manuale.
Nono sono le “motivazioni” che vengono analizzate, l’idea di fondo è chiara e lampante: non importa quanto tu ritenga buone, profonde o studiate le ragioni che ti spingono a fare quello che fai, il risultato sarà sempre e comunque una cantonata. Quando riesci a sopravvivere sei e sarai sempre da solo.
Complimenti al bizzarro e lunatico antagonista, un personaggio davvero ben scritto e interpretato a dovere.