Shadows of Atlantis - Book I

Orrori indicibili...durante la Seconda Guerra Mondiale!
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Fiammingo
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Shadows of Atlantis - Book I

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Shadows of Atlantis - Book I
Old Sins, Long Shadows

Siamo pronti a partire per questa avventura, a cominciare dalla Città dei Sogni (infranti, data l'atmosfera del periodo e del gioco): Vienna, agosto 1939.
Ammesso ci siano almeno 4 giocatori, si parte sabato 7 settembre (2019 stavolta). Nel frattempo, ho deciso di lasciarvi qui le descrizioni integrali dei personaggi che andrete a interpretare nella prima parte dell'avventura. Il quinto verrà assegnato a Simone che non sarà presente alla prima sessione. Scegliete con cautela e non vi scannate :D

Personaggi Pregenerati
Squadra Europea
Maximilian Weber, Cameriere
Max Webber (per usare il giusto spelling inglese) non è quel che sembra. Dall’esterno, sembra il capo cameriere del Café Gugelhupf dal passato travagliato; in realtà, è l’uomo principale della Section D a Vienna. Reclutato direttamente dall’Università di Oxford dal Secret Intelligence Service (SIS), le capacità di Webber nell’integrarsi e la sua conoscenza della politica l’hanno reso una risorsa importante per l’intelligence, tanto che il Maggiore Lawrence Grand ha insistito affinché fosse trasferito alla Section D alla sua creazione nel marzo del 1938.
Webber ha passato gran parte della sua vita dopo l’università in Germania e Austria, tenendo d’occhio la situazione politica e facendo rapporto a Londra. È stato trasferito a Vienna per unire le forze con l’agente SIS sul posto, Maso di Pietro, poco dopo l’Anschluss e il suo reclutamento nella Section D. È stato lieto di lasciare Berlino dopo il fallimento del suo fidanzamento con Fraulein Gisela Waltrun, ma nutre ancora dei sentimenti per lei nonostante sia quasi certo che lei sia ora una spia tedesca.
Aspetto: Né alto né basso, di corporatura media e con tratti del viso ordinari. Tuttavia, nella guisa di Maximilian Weber, capo cameriere, Webber appare più alto di qualche centimetro e molto più autoritario della norma. È educato e deferente, ma le sue maniere ispirano obbedienza sia nel suo staff che nei clienti.

Tobias Fischer, Egittologo
Affascinato da terre lontane e storie fantastiche fin da bambino, l’altrimenti molto serioso Fischer decise precocemente di voler diventare uno studioso di storia antica. Degli scavi in Germania e Nord Africa lo dissuasero presto dal voler diventare un archeologo e si orientò invece verso il lato più accademico della disciplina, divenendo un esperto di regni del Nilo.
All’università a Monaco Fischer si unì alla Lega di Apollo dove imparò a dare di scherma (un altro alunno della stessa società è il Reichsfuhrer-SS in persona, Heinrich Himmler). Qui inoltre ebbe il primo assaggio del lato più oscuro del folklore e iniziò ricerche sull’occulto. Ottenuta una cattedra all’università di Vienna, città di cui conserva i felici ricordi di vacanze di famiglia in gioventù, si unì al Club di Lettura Sphinx. Non è interessato alle inclinazioni politiche di alcuni membri e fa del suo meglio per tenersi alla larga dalle discussioni su politica e razza.
Fischer è stato scioccato dalla notizia della morte di un collega, il Dr. Botho Ehrlichmann, che conosceva per comune partecipazione a svariate conferenze e per occasionali incontri al Club di Lettura di cui entrambi facevano parte. Fischer rispetta il lavoro del collega ed è perplesso riguardo la sua morte in un incidente di trekking, dal momento che ha sempre ritenuto Ehrlichmann un escursionista esperto che non avrebbe corso rischi inutili.
Aspetto: Tarchiato, dai capelli scuri, Tobias è un gentiluomo di bell’aspetto. Se colto nel mezzo di una ricerca, potrebbe dimenticare di radersi e risultare scarmigliato, ma di solito si presenta sempre in modo molto rispettabile, anche se tende a vestire come un uomo di trent’anni più vecchio.

Maso di Pietro, Proprietario del Café
Cresciuto nella “Little Italy” di Clerkenwell, a Londra, dopo che la sua famiglia è fuggita dal regime fascista di Mussolini, Maso (abbreviativo di Tommaso) è cresciuto nel business della ristorazione, lavorando nel café del cugino della madre fin da molto piccolo. Il suo essere alla mano e la sua spiccata capacità di gestione del personale l’hanno reso molto popolare sia tra i clienti che tra i dipendenti, e il suo amore per i numeri ha di certo aiutato a mandare avanti l’attività.
Maso non è ancora del tutto sicuro di come è finito nel SIS (il Secret Intelligence Service inglese), anche se probabilmente è per via delle sue attività antifasciste a Londra. Un giorno gli è stato chiesto se volesse aiutare la sua seconda patria e lui ha accettato con piacere, soprattutto perché si rendeva conto di che vento tirasse nell’Europa continentale. Per oltre tre anni è stato a Vienna come proprietario e gestore del Café Gugelhupf, eredità di suo “zio” (L’ex-agente locale del SIS). In precedenza ha passato del tempo a Roma e Milano, sempre guardandosi le spalle nel timore che le Camicie Nere scoprissero la sua vera identità.
Sebbene ora sia amico di Max Webber, si è sentito insultato quando l’inglese è arrivato in città. Dopo alcuni mesi di sospettosi sguardi reciproci, i due hanno sempre lavorato insieme in termini molto positivi, nonostante il loro passato non potesse essere più diverso.
Aspetto: Alto e cupamente affascinante, Maso è un giovane amichevole con un dono naturale per tirar fuori il meglio dalle persone. Sempre impeccabilmente presentabile, è il volto sorridente del Café Gugelhupf e le sue orecchie acute si perdono ben poco di quanto avviene nel suo locale.

Livia Sclesinger, Linguista
Le lingue sono sempre state facili per Livia. Vivendo in una città cosmopolita come Vienna, un simile talento si è rivelato molto utile negli anni. Con le sue abilità, si è assicurata una posizione nella biblioteca e archivi universitari, dove si trova spesso ad aiutare il personale accademico a tradurre alcuni dei testi più ostici. Livia ama i rompicapi e i giochi, e spesso la si può trovare al Café Gugelhupf a godersi una fetta dell’eponima torta e una partita a scacchi con il suo buon amico Tobias Fischer.
Nativa della Città della Musica e dei Sogni, Livia è finora riuscita a nascondere la sua origine ebraica con l’aiuto di di Pietro e Weber “arianizzando sua nonna” (per usare il termine faceto viennese per “ottenere documenti genealogici falsi dopo l’Anschluss). Nel profondo sa che avrebbe già dovuto lasciare la sua amata città, ma semplicemente non è riuscita a lasciare il suo amato lavoro, la sua casa e tutto ciò che abbia mai conosciuto. Detesta i tedeschi per ciò che hanno fatto al suo paese e alla sua città e, come molti dei suoi compatrioti, enfatizza il suo accento viennese e usa parole del dialetto austriaco invece del Tedesco “corretto” il più possibile.
Aspetto: Piccola, con le gote piene e rosee e capelli neri accuratamente acconciati, Livia sembra quasi una delle bambole cinesi che si possono acquistare nelle boutique lungo il Graben. Ma l’apparenza inganna, e Livia ha grandi riserve di coraggio e sfacciataggine che preferisce tenere attentamente sotto controllo finché non le dovessero servire.
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Astinus
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Re: Shadows of Atlantis - Book I

Messaggio da Astinus »

Io mi prendo "Maximilian Weber, Cameriere" :D
Astinus alias Ermes alias "il Postino" :D
Astartes
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Re: Shadows of Atlantis - Book I

Messaggio da Astartes »

Io sono orientato per l'egittologo, Tobias Fischer.
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Fiammingo
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Re: Shadows of Atlantis - Book I

Messaggio da Fiammingo »

Aggiungo il quinto PG:

Ernst Lange, Tuttofare
Cresciuto viaggiando per tutte le Alpi, figlio di uno spedizioniere, Ernst è sempre stato abituato al contatto con la gente e ai lavori manuali. Inizialmente destinato ad ereditare l’attività di famiglia, l’improvvisa dipartita del padre e il fallimento dell’azienda l’hanno portato ad accettare lavori sempre più semplici per arrangiarsi e a sviluppare una rete di contatti nel sottobosco della società austriaca.
Fu così che in un certo senso riprese l’attività paterna, solo che al di fuori dei confini della legalità. Le spedizioni di droga erano la sua specialità, almeno fino a prima dell’Anschluss. Da quando la Germania nazista si è ‘appropriata’ dell’Austria, i controlli si sono irrigiditi e la sua normale attività si è fatta troppo pericolosa. Per sua fortuna, poco prima di doverla dismettere gli era capitato anche di fare qualche favore a persone che necessitavano di discrezione per ragioni diverse: i servizi segreti inglesi.
Fu così che quando la sua attività primaria si è fermata Ernst è riuscito a cadere in piedi, facendo da tuttofare per Weber e Di Pietro, gli agenti viennesi del SIS (Secret Intelligence Service). Lavora al Cafè Gugelhupf durante il giorno e serve gli interessi dell’Inghilterra di notte, quando occorre. Forse non sarebbe stata la sua prima scelta, ma non ha davvero avuto una scelta, e il lavoro lo aiuta a sopravvivere e si allinea alla sua antipatia per i nazisti.
Aspetto: Muscolo e abbronzato, dai capelli mori che cominciano a striarsi di grigio, Ernst veste in modo pratico e semplice. Il suo sguardo cupo e i suoi lineamenti asciutti gli conferiscono un’aria da duro, che lui sa ben sfruttare.
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