LA STORIA DI KARSUS, a cura di Hammerdratha.

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HeLLiNo
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LA STORIA DI KARSUS, a cura di Hammerdratha.

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Questa è la breve storia della vita di Lord Karsus, il più potente Arcimago dell’Impero del Netheril.

Egli nacque nel 4328 FIN (-696 DR) e si dice che riuscì a lanciare con estrema naturalezza la sua prima magia quando aveva appena due anni.

Il suo talento e la sua devozione alla Magia lo portarono in seguito, a soli ventidue anni, a creare da solo una delle isole volanti che si aggiunse a quelle già presenti nell'Alto Netheril.

Isole Volanti.jpg
Isole Volanti.jpg (1.13 MiB) Visto 36 volte

Per il giovane Karsus era facile intuire e imparare incantesimi. Egli creò una scuola di magia nella sua Isola Volante e impostò un metodo di studio con un pensiero meno radicale e più concentrato sul superamento dei tabù che l’Alto Netheril imponeva.

Karsus cominciò così a visitare altri piani, come lo Shadowfell, il Piano delle Ombre.

Vale la pena menzionare che tra gli studenti più dotati di Karsus c’era un altro mago talentuoso, ovvero Telamunt Tanthul, anche conosciuto come Lord Ombra. Egli descrisse i viaggi di Karsus nello Shadowfell come una schiavizzazione di creature d’ombra per i suoi esperimenti e constatazioni scientifiche. I metodi di Karsus risultavano parecchio atipici, ma molti dei suoi studenti, incluso il futuro Lord Ombra, riconobbero che non erano del tutto errati, tant’è che nel 4643 FIN (-339 DR) egli concluse gli studi su un particolare incantesimo volto a distruggere definitivamente la razza mostruosa dei Phaerrim.

L’incantesimo prese il suo nome, Avatar di Karsus, ed era una delle magie più spaventose mai concepite nel mondo della magia. Ma cosa rendeva questo sortilegio così incommensurabile? È presto detto: esso permetteva all’incantatore di sottrarre i poteri ad un Dio e di incanalarli su di sé, assurgendo così al rango di divinità.

Karsus, convinto che la Dea della Magia del tempo, Mystril, fosse la più potente di tutti, decise di impadronirsi delle sue facoltà.

Avatar di Karsus.png
Avatar di Karsus.png (6.74 MiB) Visto 36 volte

L’uso di questo incantesimo passò alla storia come “La Follia di Karsus”. Nel momento in cui usò questo incantesimo il suo corpo crebbe ed al tempo stesso divenne quasi etereo; la sua mente si riempì di una saggezza infinita e venne pervaso da una conoscenza omnicomprensiva della magia.

Fu proprio attraverso la sua onniscenza che egli sì capacitò, peraltro pressoché istantaneamente, che aveva un errore madornale e che la sua superbia avrebbe condannato in modo ineluttabile tutti i suoi compagni e l’Impero a cui apparteneva.

Con l’acqusizione di poteri fuori dalla sua capacità, Karsus si trovò a controllare la Trama. Impresa che, come apparve evidente, non riuscì a gestire e Mystril dovette sacrificare la sua vita all’interno del flusso magico per ristabilire l’equilibrio che Karsus aveva interrotto.

Uccidendosi, Mystril spezzò il suo legame con l’Arcimago e Karsus si trasformò in un blocco di pietra.

Nell’istante in cui la Trama cessò di esistere per molti lunghissimi secondi, le Isole Volanti della Magocrazia del Netheril vennero letteralmente giù, schiantandosi contro il terreno sottostante e uccidendo tutti gli Arcimaghi. Fu questo il tragico epilogo del millenario Impero del Netheril.

Mystril, prima di sacrificarsi, riuscì a salvare alcune delle città volanti. I sopravvissuti, terrorizzati da ciò che stava accadendo, scapparono in ogni direzione creando rifugi di vario tipo. Rifugi che, con l’andare dei secoli, sarebbero diventati importanti luoghi di scambio e fiorenti città.

Mystril in seguito si reincarnò nel suo nuovo corpo e prese il nome di Mystra, il nome con cui ancora tutt’oggi conosciuta su Abeir-Toril, e stabilì delle nuove regole per l’uso della Magia affinché la catasfrofe occorsa all’Impero del Netheril non potesse ripetersi nuovamente nelle successive epoche.

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Mystra.jpg (153.12 KiB) Visto 36 volte

Gli artefatti andarono perduti o distrutti, ma la storia del Netheril non è mai svanita da chi l’ha vissuta in prima persona o da chi ha avuto la fortuna, se così si può dire, di ascoltarla.
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