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Ambientazione - Venezia

Inviato: 16/08/2016, 19:27
da Astinus
VENEZIA

In quegli anni la città di Venezia aveva da poco conosciuto il suo nuovo Doge che è andato a succedere al vecchio, Giovanni Dandolo, il cui mandato durò solo 9 anni dal 1280 al 1289.
L'attuale Doge porta il nome di Pietro Gardenigo uomo risoluto e deciso pronto a dichiararsi apertamente contro il Papato e ad imporre il volere di Venezia sulle città più deboli; infatti non solo nel 1294 fece riprendere l'antica guerra con il ben noto nemico genovese ma portò ad un periodo di turbolenza a causa della sua proposta di ridurre l'accesso al Maggior Consiglio selezionando i suoi appartenenti tra la nabiltà, con l’esclusione delle classi medie che si stavano appropriando del potere proprio in quegli anni tramite i commerci con l’esterno.
Per quanto riguarda le creature della notte, queste vedono di buon occhio il nuovo Doge umano, in particolar modo il “Doge della Notte”, questo il titolo del rappresentate dei fratelli eletto tramite voto dai vari clan. Carica ricoperta da circa un secolo da un membro del clan Brujah che porta il nome di Antonio Cortellazzo.
La città è aperta e vi risiedono Brujah, Toreador, Cappadociani, Lasombra, Nosferatu e Malkavian (seppur questi ultimi in numero esiguo), la politica vampirica viene portata avanti quasi in parallelo a quella umana infatti oltre al Dux noctis vi è un maggior consiglio formato da 4 rappresentanti, uno per ogni clan nobile (Brujah, Toreador, Cappadociani, Lasombra). Seppur non presenti nel consiglio ufficialmente i Nosferatu ne fanno parte in modo onorario, ogni rappresentante prima dell'incontro ha il suo informatore di fiducia a cui rivolgersi, in particolare il Doge che sembra avere un legame molto stretto con alcuni membri di questo sinistro clan.
Il volere di Venezia è semplice creare uno stato Veneto indipendente sia dal potere del Papato che da quello dell’Imperatore, una specie di Stato della Serenissima (naturalmente guidato da Venezia), ma per farlo ha bisogno di raccogliere consensi dalle altre città.
Questo è ciò che risulta dalla politica ufficiale del dominio, ma, più in profondità, ogni clan ha i suoi specifici interessi, a volte in conflitto tra loro.

Rifugi e luoghi particolari
Rocca di Noale: Sede del Dux Noctis e del Clan Bruja.

Isola del Lazzareto: Luogo di ritrovo e rifugio per il Clan Cappadocio

Mestre e Mira: territori Nosferatu

Clan
  1. Brujah: i più grandi fautori e sostenitori dello stato della serenissima, sarebbero disposti a scendere in guerra piuttosto che finire sotto il potere imperiale e avere nuovamente a che fare coi loro vecchi nemici Ventrue, stessa cosa vale per la Chiesa preferirebbero diventare cenere che farsi governare dai papalini. Il clan Brujah risiede dalle parti di Noale, nello specifico di dice che il Doge abbia sottomesso tutti quelli che vivevano nella rocca di Noale e ne abbia fatto il suo rifugio non che sede per le riunioni di Clan.
  2. Cappadociani: il clan di questa città lavora con la morte come tutti i gli altri cappadociani, ma rispetto a Padova e Treviso qui lo fanno in maniera più diretta e meno metafisica, il primogenito del clan oltre che membro del consiglio ha convinto il Doge ad affidare al suo clan la gestione dell'isola che in futuro sarebbe diventata nota come isola del “lazzaretto vecchio” al momento su questa lingua di terra si trova nulla più che la chiesa di santa Maria di Nazareth dei frati Eremitani costruita nel 1249, oltre a questo è riuscito a far dichiarare le acque attorno all'isola pericolose da navigare senza la luce del sole, in modo da garantirsi tranquillità durante la notte.
    Una volta ottenuto questo il clan non ha la minima intenzione di farsi sottomettere da altri poteri di conseguenza perpetra la causa della serenissima, anche a patto che Venezia non governi direttamente ma ci sia un governo alla pari delle varie città, assolutamente vuole evitare l'impero, che non vede di buon occhio gli affari del clan della morte per quanto riguarda il Papato potrebbe essere male accettabile.
  3. Toreador: Questo clan delle belle arti si è stabilito a Venezia per la sua straordinaria creazione: “la città sull'acqua” e la continua evoluzione di grandi scultori, pittori e artisti di ogni sorta che sognano di lavorare o esporre le loro opere in questo luogo. Così è adesso e così deve restare; una volta che Venezia governerà sul Veneto intero i Toreador sapranno far risplendere questo diamante tra le acque. In merito alle altre possibilità, i Toreador imbraccerebbero le armi pur di opporsi alla fazione guelfa, non alla Fede in sè ma a quell'assurdo bigottismo che distrugge l'arte ritenuta “profana”. L'arte è libertà e così deve restare, piuttosto meglio l'Impero che almeno garantisce il progredire dell'arte laica.
    I membri di questo clan non governano un'area in particolare, dove trovano una magione che li intrighi vi si instaurano quindi sono dispersi nel territorio veneziano.
  4. Lasombra: I Lasombra di Venezia seppur fortemente connessi al Papato e di conseguenza al Vescovo che governa nella Marca vedono più favorevolmente l'idea dell'indipendenza, naturalmente con una predominanza della potere ecclesiastico, ma distaccandosi da una troppo stretta relazione con Roma. Alcuni membri più giovani non disdegnano affatto l'idea, ma nel caso non fosse possibile creare questo stato indipendente, allora Venezia andrebbe assolutamente annessa alla causa guelfa e quindi sotto il potere di Roma; l’Impero per i Lasombra non è nemmeno una delle possibili opzioni.
    Il clan è per lo più stanziato nell'area di confine tra il dominio di Venezia e quello di Treviso in modo di essere vicino ai Lasombra dell'altro dominio, così da potersi schierare in fretta con la parte vincitrice.
  5. Nosferatu: Questi ultimi si sono ricavati il loro spazio nella città, e non vogliono certo veder il loro lavoro andare perduto. Non importa quante teste dovranno cadere siano queste di mortale o di un vampiro anziano, se pensano che qualcuno possa mettere a repentaglio la riuscita del progetto della città si attivano subito per screditarlo in pubblico e farlo cadere, possibilmente morto.
    In questo i Nosferatu sono i più grandi alleati dei Brujah e in particolare del Doge Cortellazzo, il quale ha un rapporto molto stretto con un Nosferatu che si fa chiamare Isabella da Correggio, anche all'interno del clan il suo nome è conosciuto come uno dei più influenti, e si dice nessuno conosca il suo vero aspetto o dove sia il suo rifugio.
    Impero o papato non sono opzioni per il clan.
    I Nosferatu prediligono le zone tranquille dove soggiornare quando non svolgono i loro compiti, la campagna di Mestre e Mira si rivelano zone adeguate ai loro gusti.
    Malkavian: Difficile capire cosa pensino questi fratelli, seppur siano in pochi fanno comunque parte del panorama vampirico della città e quindi ne influenzano la politica, pure nei loro modi bizzarri.
    In generale ogni individuo ha un desiderio personale e non esiste una vera e propria volontà di clan, ma va sempre tenuto presente che la maggior parte di loro seppur folle non è stupida, e quindi, se la Chiesa li scaccia dai loro domini e lo stesso fa l'Impero, allora aiuteranno la costruzione dello Stato della serenissima, nel loro contorto modo.
Figure di rilievo
Antonio Cortellazzo: Dux Noctis di Venezia e anziano del clan Brujah, su di lui non c'è molto da dire, voci sostengono sia un vecchio eroe di guerra Romano ma molto probabilmente la sua storia inizia molto prima di allora, da quando ricopre la sua carica si è sempre assicurato che ogni torto Venezia subisse venisse ripagato con gli interessi di un allibratore.
Risiede nella rocca di Noale assieme a un suo infante di cui non si sa quasi nulla.

Duchessa Filomena Faraon: Anziana del clan Toreador e Consigliera, Filomena è una giovane nobildonna che fa sfoggio delle sue doti senza remore, innumerevoli sono i valenti cavalieri, ricchi mercanti e potenti politici che la hanno corteggiata. E se in un primo momento ella alimentava le loro speranze quando erano saturi di desiderio li abbandonava, perchè la vera bellezza per lei nasce dopo aver superato la delusione di un cuore infranto, queste sono le sue “opere d'arte vivente” come le definisce. Nelle notti attuali ha da poco preso possesso di un nuovo immobile nominato villa Letizia

Il Tristo: Consigliere e anziano Cappadociano di Venezia, il suo vero nome si è perso nei secoli e anche nella società vampirica veneziana ora mai sono veramente due o tre quelli che possono dire di ricordare il suo nome. Il suo comportamento stravagante e il fatto che ormai sono diversi anni che esce dalla sua isola solo per i consigli gli hanno valso il suo soprannome.

Conte Agostino Magnacavallo: Anziano del clan Brujah molto più riflessivo del suo fratello eletto doge, preferisce risolvere ogni affare con i viscidi e insidiosi giochi politici, Antonio più volte per prendersi gioco di lui gli diceva “Agostino sicuro di essere un Brujah? Perchè mi sembri molto più simile a un Ventrue”. Da parte sua Magnacavallo ha sempre mal digerito l'ilarità di Antonio e non perde occasione per andare apertamente contro di lui nei consigli anche se la maggioranza è ancora dalla parte del Dux. Ovviamente questo personaggio risiede proprio a Venezia al centro della città.

Virgilio: è il nome dell'anziano e membro del consiglio della città del clan Lasombra, voci lo voglione essere il Virgilio filosofo.
Dal canto suo questo anziano è fortemente convinto negli ideali della causa Veneziana, qualche secolo prima conflitti interni lo hanno portato a distaccarsi dal governo centrale di Roma e sopratutto sembra avere un passato turbolento con l'attuale reggente di Treviso... Quale migliore guida per i Lasombra di Venezia?

Isabella Da Correggio: Membro fantasma del clan nosferatu, si sa che esiste, si sa che una sola sua parola potrebbe far cadere la testa di chiunque in città vampiro o non, ma questo è tutto ciò che si sa anche all'interno del suo stesso clan.
Lei non appare mai due volte con lo stesso volto, e non fatevi ingannare dal nome, se lo desidera vi approccerà in vesti maschili, saprete di star parlando con lei solo quando ella stessa vorrà farvelo sapere. L'unico il quale sembra avere un rapporto con la suddetta dama è il Dux Noctis stesso.

L'Observa: il suo non è un nome ma un titolo, questo enigmatico membro della collettività vampirica veneziana è alle dirette dipendenze del Dux e come si può intendere dal titolo il suo compito è essere occhi e orecchie del Dux in ogni occasione sia richiesto dal suo capo.
Non si conosce ne il volto ne il nome ne il clan di questo personaggio, l'unica cosa che si sa per certo è che quando c'è lui il Doge ha interesse nella questione.