Ambientazione - Padova

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Astinus
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Ambientazione - Padova

Messaggio da Astinus »

Padova

Dopo la morte di Ezzelino, Padova è tornata ad essere un Comune indipendente, amministrato da una assemblea popolare. Allo stesso modo la comunità vampirica si è data un autogoverno quasi democratico dove tutti i vampiri che risiedono nella città da tempo sufficiente possono partecipare all’assemblea collettiva che prende le decisioni più importanti.
Formalmente la città è guidata da un “Rettore” Brujah, Alberto Burdese, che è stato eletto dalla prima “libera assemblea” nel 1261, tuttavia già da tempo si vocifera che voglia ritirarsi, e si mormora che tra non molto verrà convocata una nuova assemblea per eleggere il suo successore, aperta a chiunque voglia candidarsi.
A Padova sono presenti vampiri di tutti i Clan stanziati nel Veneto, eccetto i Lasombra e i Gangrel (per scelta) e i Ventrue. Tuttavia non sono rari gli scambi diplomatici tra Treviso e Padova, e di recente sono stati riaperti i canali di comunicazione anche con Verona.
I Clan predominanti sono tuttavia i Brujah, i Toreador, i Malkavian e i Cappadoci (per le grandi possibilità di studio che offre la città), mentre i Nosferatu, come da loro abitudine vivono ai margini in una sorta di “contro-società”, pur trovando nel dominio del rettore delle condizioni di vita decisamente migliori di quelle che avrebbero a Treviso o a Verona.
Recentemente i Vampiri più anziani hanno contratto un misterioso morbo che li ha costretti al Torpore lasciando di fatto solo la loro progenie ed altri 3 vampiri anziani al governo della città.

Rifugi e luoghi particolari
Università di Padova: tutti i clan (a parte i Nosferatu) hanno degli agganci dentro l’università anche se in ambiti differenti a seconda delle loro nature (Toreador negli ambiti letterari, i Cappadoci in quelli di medicina e anatomia, i Brujah a Legge e Storia, per i Malkavian a secondo del singolo individuo).

Arquà: Rifugio dei Brujah

Este: Rifugio Malkavian, che hanno trovato divertente piazzarsi nei territori simbolo del potere di Ezzelino da Romano

Abano Terme: Rifugio dei Nosferatu

Clan
  1. Brujah: I Brujah di Padova sono idealisti, democratici (per quello che può valere il termine nel mondo medievale) sulla sottile linea tra la saggezza ed il fanatismo. Dopo la caduta di Ezzelino non hanno intenzione di accettare nuovi padroni, non importa di che clan o quanto anziani siano. Per loro Treviso o Verona, Lasombra o Ventrue pari sono, e come pari verranno trattati, nessuna sottomissione, nessun vincolo. Un accordo che riunisca le città del Veneto (Padova, Venezia, Treviso ma anche Verona per come la vedono loro) sarebbe una evoluzione del loro sogno. Purché le regole siano condivise e nessuna città abbia più potere delle altre.
  2. Toreador: Padova, rispetto a Treviso e Venezia ha un fascino differente, un’aria di cultura e di indipendenza che spegne la sete di bellezza dei Toreador come le altre città non sanno fare. Un Toreador che sceglie Padova reputa Treviso troppo chiusa, e Venezia troppo antica. Padova, con la sua università, il suo fermento culturale è la città del futuro. Non si tratta di un’arte materiale, ma dell’arte di plasmare il futuro, dove gli esseri umani possono essere guidati ed educati. Inoltre per chi avesse ambizioni politiche è la città perfetta, non esiste un potere costituito, è la terra delle opportunità.
  3. Cappadociani: A Padova lo studio della morte ha un approccio scientifico: il funzionamento degli organi, il loro deterioramento, le prove su cavie coscienti. Inoltre si sussurra che l’esito degli studi anatomici e gli esperimenti sui cadaveri freschi dei Cappadociani di Padova sia la creazioni di inquietanti e infaticabili guardiani che proteggono i loro rifugi.
    Come ai loro fratelli di Treviso e Venezia non importa particolarmente degli eventi politici, ma di certo non gradirebbero un cambio di governo che comportasse una limitazione delle loro attuali libertà.
  4. Nosferatu: Come di consueto i Nosferatu rifuggono uno stile di vita simile a quello dei mortali, e non hanno particolare interesse per l’ambiente universitario. Tuttavia partecipano anch’essi alla vita politica della città, con gli ovvi contrasti con i Toreador.
    Non vogliono assolutamente finire sotto il Papa o l’Imperatore.
  5. Malkavian: Per un Malkavian è quasi naturale finire a Padova, dato che a Treviso e a Verona non li vogliono, e Venezia pur con tutto il suo fascino non dà la stessa libertà (comunque li scambi tra i due domini sono frequenti, e non è raro che i Malkavian veneti si spostino da una città all’altra).
Figure di rilievo
Il Penitente [Nosferatu]: un vecchio cavaliere che combatté nelle crociate solo per poi pentirsene, da allora cova un segreto risentimento verso la chiesa. Giunto a Padova viene rapito dalle idee del Burdese del quale è emissario ed osservatore. Sempre alla ricerca di giovani fratelli da osservare può essere un mentore ed un insegnante nell’arte della guerra. Non ha e non vuole cariche politiche.

Gerone Tresanti [Cappadocio]: Studioso presso l’università ha un approccio scientifico alla materia della Morte e del trapasso spingendo spesso i propri esperimenti oltre l’etica umana. Di recente ha fatto notevoli passi in avanti nei suoi studi, anche grazie alla ritrovata libertà d’azione, progressi di cui si vocifera siano stati possibili solo grazie ad una misteriosa figura a cui il Tresanti si riferisce come “La Soglia”
La sua visione politica è estremamente varia, come il Burdese però, non ammette ingerenze di poteri superiori che potrebbero ostacolare i suoi studi, spesso al limite del lecito, condotti in città e nei domini limitrofi.
Benvenuto in mia casa… Entrate e lasciate un po' della felicità che arrecate…

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